Varie persone, nella lettura degli elementi che sono contenuti di norma nel ganoderma lucidum, o nel fungo reishi, si sono chiesti se in effetti questo fungo che proviene dall’Asia sia anche e pure in grado o meno di sviluppare effetti di tipo antibatterico. In fondo, infatti, il fungo reishi contiene in sé enzimi antibatterici, il lisozima e l’acido proteasi. Nella analisi di vari estratti che si sono dunque tratti in sé e per sé dal fungo reishi, ci si è posti nella prospettiva di una loro analisi singolare e complessiva.
In Asia, in particolare, vengono preparati vari trattamenti che si basano sul fungo reishi, e che hanno lo scopo di combattere una grande varietà di patologie: dalla sindrome asmatica, per esempio, fino alla bronchite, nonché le varie ipotesi di infiammazioni che la malattia tradizionale cinese ritiene di poter curare con tale soluzione. Il problema consiste però nel valutare se, per davvero, tali risultati possano essere raggiunti con la sola assunzione di ganoderma lucidum, o se ciò non sia piuttosto una mera e semplice utopia.
Gli elementi che compongono il fungo reishi
Vi sono alcuni elementi, all’interno del fungo reishi e delle sue proprietà nutrizionali, che servono molto e in tutto e per tutto per dare una nuova ragione nella ottica di considerare allora la possibilità di disporre di utilità e di effetti antibatterici. In questo senso, dunque, ci basti ricordare allora alcuni di questi elementi: non solo, infatti e allora, l’acido ganoderico, ma anche e pure i triterpeni (ve ne sono oltre 150) e i polisaccaridi carcinostatici (anch’essi in numero superiore a 50). Essi sono composti molto utili in questo tipo di fungo.
Si è allora anche e pure pensato come fare a risolvere un pratico esempio di tale tipo di esito. In effetti, uno studio clinico è stato condotto per valutare gli eventuali effetti antibatterici del fungo reishi: da questo punto di vista, dunque, ben 88 uomini sono stati sottoposti a un esperimento. Tutti questi uomini avevano, ricordiamo, una età superiore a 49 anni, ed erano affetti da forme più o meno gravi di infiammazioni alle vie urinarie. Nel complesso, il trattamento è stato ben tollerato, anche se si sono ravvisati alcuni effetti avversi, seppur non gravi.
L’utilità delle proprietà antiossidanti
Ai fini allora della migliore comprensione di questo tema, non si può dimenticare come in effetti è molto importante che il fungo reishi si presenti e si caratterizzi per alcune utilissime e ottimali proprietà, che si specificano in specie per le loro caratteristiche antiossidanti. E appare in tutto e per tutto immediato, allora, che tale tipologia di caratteristiche sia in ogni caso utile ai fini di una valutazione dei temi della eventuale efficacia antibatterica.
Comunque sia, pare che sia necessario approfondire anche e pure altri elementi, i quali in tutto e per tutto valgono per avere una piena considerazione delle vostre speranze. Comunque sia, la maggior attenzione e la maggior utilità si può avere nel momento in cui si chieda un consulto al medico, il quale solo può infatti darvi le sicurezza che sono a voi necessarie.